DOMENICA 22 GIUGNO
CON UN SOLO BIGLIETTO DUE CONCERTI PER SERA




ORE 21:30
Rossano Sportiello
piano solo
Rossano Sportiello nasce a Vigevano nel 1974 e inizia la carriera di musicista jazz professionista all'eta' di 16 anni. Brillantemente diplomato in pianoforte sotto la guida del maestro Carlo Villa, ha collaborato con musicisti italiani quali Paolo Tomelleri, Carlo Bagnoli, Alfredo Ferrario, Franco Cerri, Enrico Intra, Luciano Milanese, Rosario Bonaccorso, Andrea Pozza, Dado Moroni, Gianni Basso, Fabrizio Bosso, Tullio De Piscopo e la gloriosa Milano Jazz Gang.
Dal 2007 risiede a New York City dividendo l'attivita' concertistica tra Stati Uniti e Europa, suonando nei principali jazz festivals, jazz clubs e sale da concerto.
Nel 2013 ha presentato il suo sestetto americano alla prestigiosa Carnegie Hall di New York e ancora a New York, negli ultimi anni si e’ esibito al “Jazz at Lincoln Center”, “Blue Note”, “Birdland”, “Café’ Carlyle”.
Rossano Sportiello e’ considerato dalla critica specializzata internazionale tra i principali interpreti del jazz classico americano degli anni ’30 , ’40 e ’50. Ha ricevuto importanti premi tra cui, nel 2005 il "Prix du Jazz Classique de l'Academie du Jazz de France", nel 2009 l' "Ascona Jazz Award", nel 2011 il "Premio Vittorio Ramella", nel 2016 il "Premio Valenza Jazz".
Dal 1997 ad oggi ha registrato oltre 50 compact discs.
Dal 2020 ad oggi Rossano Sportiello ha prodotto oltre 120 concerti in “livestream” da casa sua a New York. La fortunata serie intitolata “Live at the Flat in Greenwich Village” ha presentato oltre 60 musicisti Jazz che hanno eseguito nel corso dei 120 concerti, piu’ di mille brani musicali.
Stefano Cocco Cantini sax, Francesco Maccianti piano, Ares Tavolazzi contrabbasso, Piero Borri batteria, voce recitante Daniela Morozzi.
“Io, John Coltrane” quartetto per cinque elementi, segna l’incontro tra il Living Coltrane Quartet e l’attrice Daniela Morozzi: in una sorta di partitura musicale narrativa. Il quartetto propone pezzi originali e alcuni tra i piú conosciuti standard del grande sassofonista statunitense: pezzi scritti per Coltrane, e non come Coltrane.
Un racconto in prima persona che attraverso passaggi ora più visionari e sognanti, ora più discorsivi e ancorati alla realtà, rievoca la musica e la vita del grande artista americano. Sul palco, Daniela Morozzi, dà vita a una voce, quella di Coltrane, che si relaziona in un continuo dialogo con le vicende e i protagonisti del suo tempo, ma anche con i fantasmi e le angosce del suo vissuto. Un interplay serrato e stringente di Daniela Morozzi con i musicisti: né parole scritte per la musica, né musica scritta per le parole, ma un’opera compatta, a cinque elementi.
Il testo è impreziosito da un contributo del poeta Fabrizio Dall’Aglio, che - al centro dell’opera - ne riassume il senso e lo lancia verso l’apice finale, in cui Coltrane, ormai uomo maturo e musicista completo, riesce a convogliare nel suo sax la voce potente e infinita di Dio.
ORE 22:30
“Io, John Coltrane” Quartetto per 5 elementi
